martedì 9 novembre 2010

PER TE MISS ITALIA CONTINUA

La vita contemporanea è fatta di tormentoni. Ogni mese dell'anno ha il suo abitudinario refrain e, tiggì, trasmissioni più o meno serie, discorsi da bar, riviste, non perdono occasione di ricordarlo. Agosto c'ha l'emergenza afa, settembre la depressione da ritorno, novembre si divide tra i vaccini per l'influenza e le piogge che ci allagano le taverne di casa. Cristo santo. Ce n'è poi uno che prende un po' più di mesi. Da gennaio si assiste alla parabola ascendente del grande dramma che affligge l'uomo occidentale moderno: la prova costume. In altre parole, come nascondere 11 mesi e 2 settimane di innata pigrizia e smodata voglia di sbafarsi maritozzi e tonnarelli cacio e pepe in tempo per le due settimane a Tropea. Si parte a gennaio con i consigli del dietologo per perdere un po' di quella pesantezza accumulata nei vari cenoni natalizi. A febbraio quei consigli lì si mettono nel cassetto per una pausa-frittelle/crostoli. Fortuna che poi c'è la quaresima e noi italiani, popolo devoto, seguiamo i quaranta giorni nel deserto come se fossimo avatar del nostro Signore. Con la bella stagione e per rifarsi dell'abbacchio e della pastiera partono i bibitoni di verdura e fibre consigliati dal dietista di turno. Per non parlare del goloso gelato, che può essere un valido sostituto del pranzo fatto di corsa al bar. Quando il count down si avvicina e le nostre maniglie dell'amore non sono più molto tollerate ecco fare capolino le varie fiere del fitness in giro per l'Italia. Massimo Mignanelli del Tg1 per fortuna nostra non se ne perde nemmeno una. Lo fa per noi che ci vediamo ogni giorno allo specchio e ci annoiamo a fare soltanto i classici addominali. Quindi ci avvisa che esiste una ginnastica più nuova e più divertente, tipo sollevare vasi da giardino pieni di forsizie appesi con delle funi di raso mentre si fanno acrobazie in aria.

Ma come sempre, mentre si da spazio ad un dramma e lo si erige a trending topic, se ne lasciano da parte molti altri, altrettanto duri e difficili da sopportare. Che fare quando la prova costume si presenta a novembre? Che fare se si presenta non solo per quelle due benedette settimane a Tropea ma ogni settimana dell'anno? È quello che mi si presenta ora, un dramma celato da abitudine distensiva e rilassante, come dovrebbero esserlo pure le due settimane di ferie al mare.

Io e la Claudia andiamo a fare nuoto libero.

Proprio quando pensi che non sarai più schiava di uno sparuto peluzzo per qualche mese, che puoi beatamente fingere di non averlo visto, perchè i collant 50 denari ti daranno una mano e solo qualche selezionatissimo invitato, che di solito non si accorge nemmeno se ti fai biondo platino, avrà accesso alla versione uncensored; proprio quando inizi ad immagazzinare energie per affrontare il rigoroso generale inverno, ecco che sopra il letto ti si presenta il costume intero. Dato che il costume intero non si usa spesso e io in particolare non lo indosso dal 1995 - fai anche 1992 - gli unici individui che vedo di solito bardate da suddetto indumento sono malauguratamente le strapponcelle dei concorsi di bellezza. Ultimata la vestizione, ti pari davanti allo specchio e ti accorgi che devi cancellare a tutti i costi miss Piemonte dal tuo cervello. Anche il colorito pallido non aiuta molto a slanciare la figura. Una volta che te ne sei fatta una ragione perché, si sa, il cloro lava via l'abbronzatura, ricordi che c'è un altro articolo indispensabile, ma non esattamente filo-estetico: la cuffia. Ai concorsi di bellezza non la usano, ma a te ti tocca. Ci sono pure gli occhialini che ti vengono in soccorso per non far vedere le occhiaie e il residuo di mascara colare con l'acqua. Grazie occhialini. La mia amica mi ha consigliato di prendere anche il nasello, per evitare che mi entri acqua nel naso e forse per evitare anche che chiunque nel raggio di un chilometro dal bordo piscina mi dedichi uno sguardo che non sia assimilabile alla compassione. Il nuoto ha di bello che è pure avanti-attivo. Quando esci dalla piscina i tuoi occhi sono iniettati di sangue, i tuoi capelli setosissimi, sei completamente sorda, il tuo viso ha delle curiose striature rosse attorno alla fronte, agli occhi e se usi il nasello pure attorno al naso. Tutto questo scomparirà soltanto dopo cinque o sei ore comode.

Però mi porterò dentro un'unica e granitica visione positiva: la prova costume di giugno. La supererò alla grande perché se ho superato queste clavate all'autostima tre volte a settimana, col mio bikini non potrò che essere indulgente come una madre con il figlio secchione che come massimo della tragedia può buttare a terra il quaderno.

Non chiedetemi perché, ma ci vediamo in piscina.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non vengo più...mi hai fatto passare ogni voglia di diventare una sirenetta per giugno...

Mr. scarmic ha detto...

omadonnasignur!

Io mi chiedo da sempre cosa spinga la gente a fare nuoto. Sarà una cosa zen, sarà la prova costume, ma a me risulta di una noia pazzesca :O

Teresa Bellemo ha detto...

mi spingerò fino il bordo piscina e ti saprò dire. e tu, anonimo dietro il cespuglio ti ho riconosciuto e non mi dovrai tirar pacco!

deasimo ha detto...

"forse per evitare anche che chiunque nel raggio di un chilometro dal bordo piscina mi dedichi uno sguardo che non sia assimilabile alla compassione"

ma grande!! mi hai fatto morire dal ridere!
anche io vado in piscina.
quello che scrivi è tutto vero!
e sta sera in piscina ci ripenserò e mi verrà da ridere mentre nuoto.
sicuro guarda.

s