lunedì 8 novembre 2010

VIA ALLEGRI

Penso a come mai sia così difficile sciogliere il nodo tra le scapole. Quando tiro la mano a fatica tra le bottiglie vuote per trovare la tua.
Penso a come poco alla volta si diventi lucidi e imparziali anche con se stessi. E a come sia inevitabile vedere che ci sono stati degli errori evidenti, che le parole erano sbagliate ma a noi sembravano comunque le migliori.
Penso a quell'insolito pomeriggio in cui mi ritrovai a passeggiare nel freddo con mio padre. I negozi illuminati, l'aria umida che ne rifletteva il giallo delle luci. La frittella dolce presa per strada, la sua mano che stringeva la mia. Il mercato era pieno di piante recise e frutta esotica. Ridevo, e voltandomi indietro mi accorsi che non c'era nulla. Lì, in quel momento, sentii di essere felice.
Ora c'è sempre qualcosa che sporca l'inquadratura.

Nessun commento: