martedì 10 novembre 2015

CARTOLINE DA BOLOGNA DURANTE LA DOMENICA GREEN


Questo post non aggiungerà niente di nuovo a quello - tanto, troppo - che avete già sentito riguardo la Lega a Piazza Maggiore a Bologna. La piazza non era così piena, è impossibile che in quello spazio ci stiano 100mila persone (quelle millantate da Salvini), Berlusconi è stato soporifero come vostro nonno che a tavola inizia a raccontarvi di quella volta ad Addis Abeba. Ma in pochi purtroppo si sono soffermati su un Magdi Allam relegato a "testimonianza della società civile". All'inizio, tra un pescatore ligure che racconta che non mangiamo il nostro pesce e una studentessa che non si sente libera in una scuola comunista. 
Ma cosa resterà di questa giornata leghista? Di quella domenica i cui i padani hanno passato il Po? Nessuna analisi, solo foto e siparietti raccolti da brava giornalista d'assalto.

- Un ragazzo con felpa "Piemont" assomigliava molto al Matteo. Glielo ho fatto notare e pareva gli avessi detto che pareva Brad Pitt.

- Forse la sua somiglianza è dovuta anche all'utilizzo di prodotti per la bellezza brandizzati Lega, come questi.

- Panini, panini col salame "de casada" a perdita d'occhio. Quando finiscono: «Dai andemo a fare aperitivo, qua i fa i taglieri de affettati».

- Gadget di un certo livello in vendita negli stand ufficiali.

- Salvini ha scritto un libro e lo vende a "offerta libera". 

- Questi ragazzi che sembrano dell'Azione cattolica sono sensibili al problema dell'immigrazione e con delle pentole inneggiano a "Bologna meticcia". Arrivano alle spalle della piazza un po' perché sonno innocui, un po' perché all'inizio non si capisce cosa cantino. Ben presto vengono spintonati dai vicini "Fratelli d'Italia" e definiti dal leghista medio "dei centri sociali", "parassiti", "zecche rosse". Arrivata la polizia, gli agenti devono ogni tre minuti portare via "gente perbene" che urla a due centimetri dalla faccia di questi ragazzi che fra venti giorni faranno probabilmente la Chiara stella: "non troverete mai lavoro", "siete l'Italia peggiore", "morite", "stronza". 

- Quando è iniziato l'allontanamento di questo gruppetto con la faccia colorata (pessima idea, direi. Erano equivoci proprio per questo) un ragazzo che era con la madre alla manifestazione ha litigato fino ad arrivare a dirle "stronza io con te non vengo più" perché lui un po' voleva vedere e forse menare e lei lo tratteneva.

- Citazione #1 «I verdi gratta gratta sono rossi, noi gratta gratta rimaniamo verdi».

- Prima che il tutto iniziasse, gli schermi mandavano highlight delle ospitate salviniane ai talk show, il tutto intervallato da musica da epic movie.

- Citazione #2 «Ho capito che Salvini l'aveva sparata grossa con i 100mila quando ho iniziato a vederlo anche nella tazza del water la mattina. Era dappertutto».

- Una maglia con Salvini costa dieci euro.

- Citazione #3 «Te lo dico io come funziona: sempre che riesca ad andare al governo, tra mafia e magistratura dura tre mesi se dura. Ed ecco come finisce il progetto di Roma di Salvini».

- Bandiere della Liga Veneta si intrecciano con il Tricolore. Chiedo al signore (portatore di Liga Veneta) della citazione #3 "E quindi?" e lui mi risponde serafico che a quel punto non sarà un problema suo, perché il Veneto sarà indipendente. A questo punto ci sta la: 

- Citazione #4 «Anche perché, signorina, mi tirano in mezzo CasaPound, capisce bene che un po' mi imbarazza questa cosa».

- Altri bellissimi gadget geolocalizzati. 

- Chissà che fuso seguono 

Da Bologna è tutto.






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