venerdì 28 marzo 2008

VINO CARTONATO TAAAC, SPAGHETTI PRONTO USO TAAAC.

A pranzo spesso non si ha voglia di imbastire banchetti. Non si ha tempo. Non sempre si sa chi e quando arriva ad aggiungersi al desco familiare. Per questi motivi si organizzano pasti frugali, semplici, che possano andar bene per 2 come per 4 persone. Almeno, a casa mia capita così. Esempio.

Menù per 3 persone
1 confezione di tortellini
3 michette
1 etto di salume
1 mozzarella
1 birra
1 bottiglia d'acqua.

Penso sia evidente che questo non sia, almeno in questo caso, l'angolo della ricetta gourmet. Cosa c'è di strano in questo menù così semplice? Niente. Se non fosse per il volume e il peso dei rifiuti che crea. Un sacchetto di nylon (!) per contenere tutto il PET e il PVC che ha prodotto.
1 confezione di tortellini = 80g di plastica
3 michette = nella migliore delle ipotesi un sacchetto di carta, nella peggiore un sacchetto di cellophan. Io che vivo sopra il PAM rientro nella seconda, infausta opzione.
1 etto di salume = 50g di: 1 sacchetto 'salvafreschezza', 1 foglio altrettanto preservatore di fragranza, che per una corretta raccolta differenziata si dovrebbe separare per riciclare una parte con la carta e un'altra con plastica e alluminio, una pellicola di nylon.
1 mozzarella = una busta di PVC se va bene, sennò una bella vaschetta di plastica.
1 birra = 100g di vetro
1 bottiglia d'acqua = 40g di PET.

Di pranzi e di cene come questi se ne fanno molti. E il problema non è soltanto il riciclo, ma il volume di rifiuti che gli imballaggi sviluppano. Il destino che è capitato in sorte alla Campania non è qualcosa di lontano, di 'terrone' o causato soltanto da problemi di 'casta' o di camorra. Sono sicuramente scelte sbagliate accumulate negli anni, amministrazioni che fingevano di non vedere il problema, discariche abusive e tossiche di una camorra che importava da altre regioni, anche dal Nord così pulito e incredulo, rifiuti tossici facendosi pagare un quarto rispetto il mercato legale.
Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma lo sono anche le vie che rendono il nostro consumo sempre più insostenibile e distruttivo, anche per il micro equilibrio che lo sta ancora sorreggendo. Si deve iniziare a prendere decisioni che vadano verso una direzione maggiormente compatibile con l'ambiente: tornare al vecchio vuoto a rendere, bere acqua del rubinetto, fare la raccolta differenziata, ridurre per quando possibile packaging ingombranti e inquinanti, limitare l'uso e il consumo di buste di plastica, che soltanto in Italia vengono prodotte nel numero di 200.000 tonnellate l'anno (impiegando circa 430 mila tonnellate di petrolio, pari grosso modo al consumo di 160 mila automobili che percorrono 30 mila km all'anno).
Lo so, fosse soltanto questo il problema e fossero soltanto queste le soluzioni, ma oggi ho mangiato tortellini e un panino, per cui per ora si parla di questo. Dopotutto ognuno è ciò che mangia, no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

che saggia....