mercoledì 30 gennaio 2008

UNA RISATA VI SEPPELLIRA'

Domenica sera. Arrivo a casa. Cena al Big Fish. Una buona pizza. Così buona che il mio corpo la vuole tenere con sè per tanto, troppo tempo. Una notte d'amore con la pizza. E la gastrite ringrazia. Io no.
Allora, dicevo. Dicevo che ero arrivata a casa, per i suddetti motivi mi sparo una camomilla, doppia, liscia. Guardo l'orologio e noto che non è poi così tardi. E' l'ora giusta per quel filmetto che ho appena passato in dvd. Un film di un paio di anni fa ormai, che però non ce se ne accorge che sono proprio due perchè ormai il tempo non passa, scivola, anzi no, passa anche sotto ai sofà. Insomma, dopo la toletta mi caccio sotto le coperte e mi incastono gli auricolari.
Little miss sunshine. Che ai tempi l'avevano pure consigliato Diego e La Pina, per cui alla grande. E dunque un'oretta e mezza di serenità, per quanto quella famiglia sia veramente da film, cioè davvero squinternata. E Olive, una bambinetta di sette anni che vuole assolutamente concorrere ai concorsi di bellezza per piccole donne si allena ogni santissimo giorno con un nonno a dir poco originale, stupefacente direi.
Ritrovarsi a ridere, ma a ridere di gusto, in piena notte, mentre attorno c'è silenzio e tutti dormono, perchè domani è lunedì e comincia una nuova frenetica settimana, e bisogna dormire. Invece io rido. Perchè sta settimana frenetica non è che mi tocchi molto. E un pò impreco perchè ste cuffiette mi devastano davvero il padiglione auricolare.
Davvero una sorpresa questo Little Miss Sunshine.
Ogni tanto con certa musica, certi libri e certi film mi ritrovo a pensare che mi piacerebbe non averli visti per poi vivere la stessa sorpresa e la stessa emozione quando premo play o sfoglio la prima pagina per la prima volta.
Per questo delle cose che mi piacciono di più non ne abuso. Le tengo ben custodite piuttosto. Arriva poi il momento che le riscopro. Non sarà come la prima volta, ma almeno non si sciupano. Non diventano routine. Perchè le cose belle e care devono rimanere lì, piccole certezze per ritrovare se stessi quando ci si è un pò persi.

Rompo l'idillio perchè non sempre si può rimanere sereni. A volte, si possono tirare fuori tutte le certezze del mondo, ma non bastano comunque. Si rimane attoniti. E o si fa la rivoluzione o si ride.

"Sono commosso, aspettavo da dodici anni, ma ora giustizia è stata fatta."

Questo il commento di Silvio Berlusconi dopo la notizia di assoluzione dall'accusa di falso in bilancio per il processo SME.
No dico, è commosso. Meno male che giustizia è stata fatta. Giusto grazie ad una legge che il suo Governo ha varato perchè appunto questo potesse accadere. E il Paese vede tutto questo come normale. E attende la data delle elezioni per poterlo incoronare, per la terza volta, Sovrano d'Italia. Giusto per poter concludere qualche altro affaruccio rimasto in sospeso.
L'unto del Signore ce lo abbiamo solo noi. Che culo.

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